Revisione cooperativa
Dal 1° gennaio 2007 le BCC sono sottoposte alla revisione cooperativa finalizzata all’accertamento dei loro requisiti mutualistici.
Il decreto del ministero delle Attività produttive che lo ha stabilito (Decreto Legislativo n. 220/2002) distingue le BCC nel panorama creditizio. Non esistono infatti altre banche sottoposte alla “vigilanza cooperativa”.
Il decreto stabilisce che le Banche di Credito Cooperativo sono assoggettate alla revisione cooperativa per quanto riguarda i rapporti mutualistici ed il funzionamento degli organi sociali, nel rispetto delle competenze della Banca d’Italia e delle diverse autorità vigilanti.
La revisione cooperativa ha due finalità fondamentali:
Accertare, anche attraverso la verifica della gestione amministrativa e contabile, la natura mutualistica, riscontrando l’effettività della base sociale, la partecipazione dei soci alla vita sociale e allo scambio mutualistico con l’ente, la qualità di tale partecipazione, l’assenza di scopi di lucro nei limiti della legislazione vigente e la legittimazione a fruire del peculiare regime fiscale e previdenziale.
Fornire agli organi di direzione e amministrazione degli enti suggerimenti e consigli per migliorare la gestione e il livello di democrazia interna, al fine di promuovere la reale partecipazione dei soci alla vita sociale. Il revisore cooperativo è al contempo controllore e consulente.
Con decreto del ministero delle Attività produttive 2006 Federcasse è stata riconosciuta come “Associazione specializzata” ai fini dello svolgimento della revisione cooperativa sulle BCC. Ciò sancisce la fine di un lungo percorso che ha portato al pieno riconoscimento da parte del legislatore delle capacità di autocontrollo del Credito Cooperativo riguardo al possesso dei requisiti mutualistici delle BCC.